Il regime IVA delle prestazioni di formazione ed aggiornamento del personale dalla C.M. 36-2010 alla R.M. – seconda parte
Il regime IVA delle prestazioni di formazione ed aggiornamento del personale dalla C.M. 36-2010 alla R.M. – seconda parte L’articolo segue l’evoluzione normativa e di prassi del regime IVA delle prestazioni di formazione ed aggiornamento del personale dalla normativa in vigore ante 2010 fino a quella attuale, arricchendo l’analizi con esempi pratici. Abstract Dopo una panoramica sulle problematiche operative nel passaggio dal vecchio regime IVA delle prestazioni di formazione ed addestramento del personale a quello nuovo, si analizzano le prassi ministeriali ed il Regolamento 282/2011. Con esempi. 1. La Circolare Ministeriale 36/E/2010; 2. Il Regolamento UE 282/2011; 3. La R.M. 44/2012 1. La Circolare ministeriale 36/E/2010. Il Ministero delle Finanze, rispondendo ai quesiti sul Modello INTRASTAT, nella Circolare 36/2010 ha aderito alla tesi n. 2), ritenendo che le prestazioni di formazione ed addestramento del personale appartenevano alla categoria delle prestazioni di servizi “generiche”, con conseguente assoggettamento ad IVA in Italia, in base all’articolo 7 ter del DPR 633/72, se il committente soggetto passivo è ivi stabilito ed obbligo di presentazione del Modello INTRASTAT, qualora non ricorressero le condizioni per l’esenzione. Per il fatto che il Ministero avesse espresso un proprio orientamento, non sussisteva più l’obiettiva incertezza sulla portata e sull’ambito di applicazione delle norme tributarie che l’articolo 10, 3° comma della Legge 212/00 prevede quali circostanze che permettono la non applicazione delle sanzioni. 2. Il Regolamento UE 282/11. Il Regolamento di esecuzione della direttiva 2006/112/2008 si pone l’obiettivo di garantire l’applicazione uniforme dell’attuale sistema dell’IVA, in particolare in materia di: […]